il Caffè di Meliadò

8 luglio 2012

Ai politici piacerà “mangiare”… ma piace anche cucinare!

http://www.ilvostro.it/politica/i-politici-si-ritrovano-a-tavola-eccoli-con-le-mani-in-pasta/45212/

 

Ai politici piacerà “mangiare”, ma piace anche stare dietro i fornelli ….leggere per credere   🙂

 

(personalmente, consiglio assolutamente di guardare una per una le foto della gallery dove potrete trovare “chicche” assolute, come un allucinato Piero Fassino davanti a una supermacchina per fare la pasta… e l’oggi leader nazionale della Lega Nord Roberto Maroni con tanto di cappello da chef!)

11 Maggio 2012

“Amici”, così la Calabria chiede un (tele)voto per il ballerino Giofrè….

Giuseppe Giofrè è il giovane e avvenente ballerino originario di Palmi che ha stregato la platea televisiva (…composta prevalentemente da donne) del  talent-show Mediaset del sabato sera Amici, condotto da un’icona televisiva di Canale 5 e dintorni come Maria De Filippi.

All’inizio, il sostegno al danzatore ricco di glamour (e di capelli perennemente acciuffati) era tiepido, quasi timido. Ma tra pochissime ore, giusto domani sera (sabato 12 maggio)…, sul ragazzotto calabrese si accenderanno i riflettori della finalissima dello spettacolo del Biscione: occasione troppo ghiotta per non sfruttarla al meglio.

Ecco che “la Calabria sostiene la Calabria”. E così migliaia di macchine, nel giro di poche ore, si son ritrovate sui parabrezza (nel capoluogo di provincia Reggio Calabria e in diverse località del Reggino) un volantino edito dalla palmese Grapho Service a sostegno di Giofrè: <Votiamo più che mai Giuseppe, portiamolo alla vittoria!!!!>, sono i toni un po’ enfatici del pieghevole. E poi con tutti i moderni crismi, le armi giuste per supportare il corregionale alla prova estrema del talent: numero per gli sms, numero fisso e codice da utilizzare ai fini del televoto (codice numero 16, per la cronaca).

La Calabria avrà mille altri problemi. Ma stavolta i calabresi – o forse più che altro le calabresi… – staranno tutti uniti per Giuseppe Giofrè.

5 luglio 2011

Le confessioni (non di un malandrino, non di Sant’Agostino ma…) di Grazioso Manno

Il giorno dopo Miss Italia nel Mondo, vinta da una delle ragazze cui negli ultimi tempi la parola «splendida» sembra attagliarsi realmente bene, l’amazzonica Silvia Novais, qualcuno pensa. E ripensa. E rimugina. 

In questo senso, non può che fare notizia l’autodafè di Grazioso Manno, “deus ex machina” dei Consorzi di bonifica in Calabria, che a nostro avviso giustamente lo definisce «un “atto di sfida” soprattutto a me stesso».

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6 giugno 2011

Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, la legge elettorale “trita” 9 collegi su 24!

Filed under: in Calabria,la medaglia di latta,politica calabrese — mariomeliado @ 12:54

Reggio Calabria. Il nuovo consiglio provinciale dovrà ancòra attendere qualche giorno per entrare nella sua piena operatività. Intanto però può essere molto interessante andare a vivisezionare la provenienza geografica dei neoeletti, collegio per collegio, per ogni lista…

Per la maggioranza di centrodestra, 4 i consiglieri pidiellini: Bruno PORCINO del collegio 14 cioè Reggio2, Giuseppe PIRROTTA (collegio 1 – Bagnara), Antonio EROI del collegio 15 alias Reggio3, Mimmo GIANNETTA (collegio 10 – Oppido Mamertina). Tre eletti vanta Scopelliti Presidente: Giovanni ARRUZZOLO (21 – Rosarno), Peppe SALETTA dell’11, collegio di Palmi, e Pierfrancesco CAMPISI (collegio 3 – Caulonia). A seguire, i due consiglieri dell’Unione di centro, che poi incarnano due Giovanni e due uscenti riconfermati: Gianni VERDUCI (13 – Reggio1) e Gianni BARONE (collegio 11 – Palmi).
Un seggio ciascuno conquistano Sud, con Raffaele D’AGOSTINO (il collegio è il 6 di Gioia Tauro; Partito repubblicano, Rocco SCIARRONE sempre nel gioiese collegio 6; Raffa Presidente, e qui l’eletto è Demetrio CARA (17, o meglio “reggio5”); Popolari Liberali grazie a Maria Alessandra POLIMENO (collegio 2 di Bovalino), il “listone socialista” con Mario CANDIDO (altro eletto del collegio cauloniese, il numero 3).

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1 novembre 2010

Stagisti, beffa (annunciata) e nuovo sit-in. Con pacca sulla spalla inclusa nel prezzo

Filed under: in Calabria,la medaglia di latta — mariomeliado @ 22:43

Stageur del programma 2008/2010 come anime in pena…

Neanche l’ennesima riunione del “tavolo tecnico” a Palazzo Alemanni, giovedì scorso, ha dato i frutti sperati, tracciando una via realmente utile a far loro proseguire il percorso interrottosi il 20 ottobre (come gli stessi stagisti “con 110 e lode” sapevano fin dall’inizio: questo va detto).

Il fatto sconcertante, che li ha persuasi a improvvisare immediatamente un nuovo sit-in davanti alla sede catanzarese della Giunta, è che un po’ tutti gli organi amministrativi convenuti hanno concordato su un punto: il protocollo predisposto dallo stesso Consiglio regionale, con tanto di fondi destinarti agli Enti che avessero impegnato per un anno gli stagisti, è inapplicabile (!!).

Un rebus micidiale, considerato che tutto ciò arriva dopo la legge regionale approvata nell’agosto scorso e la successiva convenzione: ma i legali hanno fatto notare che sia la norma sia l’intesa non possono applicarsi né agli Enti emanazione di Ministeri (come le Università) né agli Enti subregionali (dalle Asp alle Aterp).
In pratica, l’unica àncora di salvezza resterebbero i soli Comuni sotto i 5mila abitanti (e peraltro gli stagisti, in gran parte, sono stati impegnati in Enti locali più grandi).

Questi giovani, arrivati a questo punto, non sanno esattamente cosa fare e bisogna capirlo: c’è chi aveva preso un quotatissimo giuslavorista come Pietro Ichino e il suo importante monito come gli strepiti del “grillo parlante” di turno. Com’è andata a finire, s’è visto…
Anche se nella nota pervenuta in redazione i protagonisti di quest’avventura, dall’esito finale quantomai incerto, rivendicano la legittimità delle proprie “speranze nelle promesse della politica”, visto che il fine ultimo del bando al quale abbiamo risposto – rilevano – era d’incentivare la residenzialità dei migliori laureati calabresi.

6 Maggio 2010

…in salute e in malattia… // Il caso Grecia

La domanda è semplice. Senza troppi giri di parole: ma come fa un posto che si chiama “Magna Grecia”, che si riempie la bocca quotidianamente (oltre che di lamentazioni, spesso francamente insopportabili alle orecchie altrui) delle proprie radici elleniche, a fottersene così altamente del dramma nazionale che la Grecia sta vivendo in queste settimane, e che di recente ha prodotto anche (i primi, temo) morti?

Ancor di più, com’è possibile impiparsene così, bellamente, quando esiste nella fascia orientale del Reggino una significativa (e tutelata anche per legge) minoranza grecòfona, o grecanica, o grìka o chiamatela come volete, che viene ‘scongelata’ a convenienza (ma preferibilmente quando ci sono risorse da drenare senz’alcuna apparente utilità pubblica)?

Cara Calabria, cari calabresi, se avete un po’ di tempo tra le mille cose che avete da fare (soap operas politiche, conta degli ulteriori disoccupati, tentativo d’incentivare ulteriormente aziende o distretti ‘decotti’ senza rigorosamente farne partire di nuovi e realmente produttivi e in linea con le vocazioni delle varie aree della regione), se non siete esausti per l’intitolazione alla Magna Grecia di quel villaggio turistico, di tal museo archeologico, di talatra università, be’, volendo potreste anche farvi sentire.

La Grecia, la nostra vera madre, sta male. Aiutarla è fuori discussione: è un dovere di tutti, ma nostro particolarmente.

 

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