il Caffè di Meliadò

3 aprile 2015

“…WHAT FISH?” / Scopri e vota il “pesce d’aprile” su questo blog, “Il Caffè di Meliadò”

Filed under: buonumore (involontario),Uncategorized — mariomeliado @ 00:44

8 settembre 2014

Calabria, tutta la legge elettorale …”furbata” per “furbata”. Ah: intanto si vota (…in Emilia, però)

…Ma non vi vergognate?

Quattro anni e mezzo dopo il febbraio 2010 in cui Peppe Scopelliti stracciò, alle urne, il Governatore uscente Agazio Loiero, la gran parte dei calabresi la pensa indubitabilmente così. E purtroppo, la pensa così perché in questo lustro il prestigio delle istituzioni è crollato come mai era accaduto nei quarant’anni precedenti. Né questo è accaduto per una ragione sola.

Il punto #1 concerne l’effetto-trascinamento, rispetto alla precedente consiliatura: dopo quello che i maggiori media nazionali avevano bollato come il “Consiglio regionale degli indagati”, appariva francamente impossibile far peggio sotto il profilo etico; ma ugualmente agli occhi degli italiani (e dei calabresi) l’Istituzione regionale era ormai marchiata come un simpatico incrocio tra la Cayenna, Gomorra e Sing-Sing senza sbarre.

…E invece, punto #2, la consiliatura del delitto Fortugno e dell’arresto di Mimmo Crea è stata praticamente surclassata in questa chiave: dall’arresto per corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose di Santi Zappalà (Pdl, condannato dapprima a 4 anni e in appello a 2 anni e 8 mesi per essere andato direttamente a casa del boss Peppe Pelle “Gambazza”, a chiedergli voti e supporto), all’arresto per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e altri gravi reati di Franco Morelli (Pdl, destinatario solo tre mesi fa di una condanna a 8 anni e 3 mesi in appello, cioè ridotta di un mese appena rispetto al verdetto per lui negativo sancito in prima istanza dalla Corte d’assise di Milano) poi più relative severe condanne, all’arresto per truffa e voto di scambio di Antonio UNO - 20130923Rappoccio (Pri / Insieme per la Calabria / Scopelliti Presidente: truffa e voto di scambio fra gli addebiti mossi all’ex consigliere repubblicano, protagonista pure di una surreale “reintegra” a Palazzo Campanella durata alcuni mesi, dopo la scarcerazione ma prima della misura cautelare del divieto di dimora e della conseguente seconda sospensione dalla carica), all’esplosione trasversale di una Rimborsòpoli tra le più disonorevoli di quelle emerse in tutt’Italia fino alla poco divertente conclusione anticipata della consiliatura per via della pesantissima condanna (in primo grado) dello stesso Presidente della Regione Scopelliti a ben 6 anni di reclusione per falso in atto pubblico e abuso d’ufficio nel cosiddetto “processo Fallara”.
E “abbuoneremo” tutte le inchieste aperte, non ultime quelle della magistratura contabile, nei confronti di politici (clamorosa quella per la quale è stato negato l’arresto del senatore alfaniano Piero Aiello, già assessore all’Urbanistica della giunta Scopelliti): risuonano ancòra potentissime le parole di Peppe Scopelliti all’auditorium “Calipari”, crude e immediate («No!, non ci siamo fottuti i soldi…») rispetto al terrificante naufragio del “modello Reggio” sotto una falla di 120 milioni di euro di “buco” (certificato) a Palazzo San Giorgio, nell’annunciare la propria candidatura alla Camera (mai avvenuta, a differenza di un’eurocandidatura risultata particolarmente infelice e bocciata dagli stessi elettori del Nuovo Centrodestra).

Punto #3: assai complicato pensare che la magistratura desse ragione al politico che sosteneva di non aver mai ordinato convivi per complessivi 52mila euro d’importo il cui svolgimento era stato materialmente richiesto da un suo strettissimo collaboratore. Invece, quantomeno rispetto al fronte cautelare (esecuzione del decreto ingiuntivo proposto dal ristoratore che si ritiene truffato…), il giudice civile ha dato ragione al politico in questione: che però, particolare non certo da poco rispetto al prestigio complessivo dell’Ente regionale, è addirittura il presidente dello stesso Consiglio regionale, Franco Talarico (big calabrese dell’Udc).

Certo però, il giudizio di merito sul “caso Talarico” arriverà solo nel 2015. E intanto un riverbero micidiale di pubblicità negativa per la Calabria, i calabresi e le Istituzioni locali è arrivato da chi – come le “Jene” Mediaset – ha fatto diventare le presunte “cene a scrocco” un caso nazionale di quelli che creano imbarazzo, difficoltà enormi, o meglio: sincera angoscia, in tutti coloro che credono che amministrazione della cosa pubblica sia innanzitutto etica e responsabilità delle proprie azioni. Tanto più che il “conto” globale lieviterebbe a 120mila euro.
E pensate solo a un aspetto: che tutto questo accade mentre è praticamente nel vivo la campagna elettorale per le Regionali 2014… immaginatevi la faccia che potranno fare i ristoratori d’ogni angolo della Calabria quando, magari dopo un comizio, si vedranno arrivare frotte di politici nel locale. Chi prenoterà più i locali? Chi pagherà? Quali saranno le garanzie in materia? Ogni singolo imprenditore vorrà precise rassicurazioni sul punto, temiamo!, dalla carta d’identità alla non-iscrizione alle centrali di rischio in caso di pagamento previsto con assegni…, visto che, per non averlo preteso, Salvatore Mazzei – sia stato o meno Franco Talarico ad aver voluto gli appuntamenti conviviali ai quali lui avrebbe ritenuto di prender parte come ospite – è sull’orlo del tracollo economico…

Il punto #4, tuttavia, è tra i più incredibili

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2 settembre 2014

Il filo della provocazione nella fotografia. E a volte, il beffato è il fotografo…

Sarà che la Calabria è stata sempre terra fertile per i provocatori (…l’esperienza di Gerald Brtoscani & calabresiuneau e del boa fucsia con cui ha “agghindato” i Bronzi di Riace insegna). Ma a questo blogger pare passata una vita, e del resto sono veramente passati già sette lunghissimi anni da quando, su altro blog e altra piattaforma, quasi “in presa diretta” dopo avere incontrato Oliviero Toscani al lavoro sul Lungomare di Reggio Calabria scriveva del nuovo “schiaffo mediatico” firmato dal grande, controverso fotografo.

«Terroni? Sì, siamo calabresi». «Incivili? Sì, siamo calabresi», aveva scritto il geniale fotografo divenuto famoso in tutto il pianeta per le foto-shock delle ripetute campagne pubblicitarie per Benetton. Ne venne fuori un manicomio mai finito di dichiarazioni, d’invettive, di giaculatorie contro chi pur impiegando il volto pulito di tanti giovani calabresi aveva “osato” ribadire i cliché negativi sulla Calabria (che in realtà quella campagna di comunicazione aveva l’intenzione di sovvertire, utilizzando come leva l’autoironia) e per di più a spese della Regione, cioè degli stessi cittadini calabresi.

Per la verità, le cose che davvero diedero fastidio a questo blogger di quella campagna istituzionale furono le scritte sgrammaticate («Si, siamo calabresi» anziché l’ovviamente corretto «, siamo calabresi»). Considerate le centinaia di migliaia di euro utilizzate per veicolare il messaggio e le pochissime parole di testo inserite, crediamo che il correttore di bozze abbia attinto davvero troppo – lui sì – alle tasche dei calabresi.
…Fatto sta che, a ripensarci, davvero la fotografia pare uno strumento privilegiato per le provocazioni di carattere politico-sociale.

Stavofdilta però, a essere “beffato” è stato direttamente il fotografo… Proprio una foto di Toscani è stata infatti presa – del tutto a sua insaputa – e manipolata da Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale per una discutibile campagna mediatica contro le adozioni gay (in relazione alla recentissima, controversa sentenza del Tribunale dei minori di Roma che, per la prima volta in Italia, ha riconosciuto il diritto all’adozione da parte di due donne unite da una relazione sentimentale. Un caso classico di adozione semipiena, come illustra l’articolo di Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, che è linkato qui).

La reazione del “maestro” – il provocatore per eccellenza temporaneamente beffato, espropriato di un’immagine frutto della sua inventiva e della sua arte – nei confronti della campagna di comunicazione ritenuta un concentrato d’omofobia non s’è fatta attendere.

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2 agosto 2014

Bronzi-flop? Adesso il Governo spieghi autostrada incompleta, Museo parzialmente chiuso, ridicola promozione turistica

Filed under: buonumore (involontario),in Calabria — mariomeliado @ 14:22

Nelle mille diatribe nate intorno ai BronzidiRiace, occorre necessariamente fare un riferimento ai dati appena diffusi dal Mibact. Guardiamo al delta, insomma agli incrementi dei visitatori nel luglio che s’è appena concluso, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Tra i dati migliori per incassi, il +16,3% agli scavidiErcolano (magistralmente condotti e poi gestiti da privati… ovviamente). Questo già di per sé significa che il Museo nazionale della Magna Grecia sta, logicamente, sotto questa percentuale considerata soddisfacente. E lo stesso vale per le presenze, dove gli incrementi più significativi registrano ad esempio il clamoroso boom (+212%) del circuito museale di Arezzo.

….Altro elemento che, dunque, deve farci pensare. Come farà il Governo a giustificare che aumenti d’interesse (e di sbigliettamento, e d’incassi) del genere, assolutamente alla portata di una struttura museale che ospita una delle opere d’arte più incredibili del mondo, non siano stati raggiunti?

In parte,

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2 aprile 2014

Sgarbi candidato Governatore della Calabria? …era solo un Pesce d’aprile :)

Ragaprilfishazzi, purtroppo no.

Fino al momento almeno, l’ex sottosegretario Vittorio Sgarbi non è e non ci risulta che sarà candidato alla Presidenza della Giunta regionale della Calabria… anche se le migliaia e migliaia di contatti di ieri ne fanno certamente un “Pesce d’aprile” magnificamente riuscito!  

Non sono mancati anche diversi siti d’informazione on-line pronti a “riprendere” la singolare novità… c’è da capire perfettamente, e – in omaggio a una lunga tradizione di scherzi tipici del Primo aprile d’ogni anno – da chieder scusa ma, simultaneamente, da esser pronti a farsi quattro risate insieme… tra l’altro, decisamente meglio una scherzosa notizia di questo tipo anziché la perfida ironia vista ieri in giro sul presunto decesso di questo o di quell’altro personaggio (un tipo di scherzo che, vi confesseremo,  a questo blogger non ha mai fatto ridere…).

Al contempo,

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23 marzo 2014

Ecco come ci fa perdere i nervi (…e tempo) l’ennesimo giochino di Facebook

Un giochino semplice, ma che sta facendo uscire pazza la Rete…

Non vi è ancòra capitato, girellando su Facebook, di vedere uno status come “Quest’anno mi sposo”?  …Pura casualità.

In realtà, sono tantissimi, in questi giorni, gli status Fb di questo tipo e non perché si sia improvvisamente registrato un boom di progetti nuziali ma semplicemente perché, dopo i “celebrati” precedenti relativi al reggiseno o ai viaggi  («Andrò in Messico per 21 mesi» etc. etc.) collegati alla sensibilizzazione sul cancro al seno, adesso il “giochino social” è tornato.

Più agguerrito di prima.

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17 novembre 2013

E’ nato il federalismo carcerario

Il vicecapogrBuonanno Gianlucauppo alla Camera della Lega Nord, Gianluca Buonanno (tipico cognome veneto… E infatti, la sua famiglia è originaria della Puglia), sulle politiche antimafia da perseguire ha le idee ben chiare.

«Invece di costringere all’anonimato e al trasferimento valorosi giudici antimafia, dovremmo (more…)

9 novembre 2013

Pivetti, la politica nel Dna. E anche la Calabria…

IreneIRENE PIVETTI VATICAN Pivetti (qui a sinistra, nella foto) ce l’ha fatta.

L’ex presidente della Camera dei deputati, già sostenitrice della Questione Settentrionale (ma non della secessione) con la Lega Nord, da tempo viene ricordata più quale “opinionista tv” o per i suoi corpetti arditi, anziché tra le risorse umane spendibili in politica.

Ma una manciata di giorni fa, a Pizzone (provincia d’Isernia, terra molisana, come da mappa qui sulla destra: anche se Pizzone è pure un cognome assai diffuso in Calabria…), si sono ricordati di lei eccome. In particolare, se n’è ricordata un’altra donna: il sindaco, Letizia Di Iorio. E così la seconda presidente della Camera donna dopo Nilde Iotti dal 18 ottobre scorso è asPizzone (mappa)sessore a Sviluppo turistico, economico e produttivo e Internazionalizzazione al Comune di Pizzone.  Sì, anche all’Internazionalizzazione: e ci mancherebbe!, visto che – benché non lo sappiano in molti… – Irene Pivetti è presidente di Only Italia, rete d’imprese che si prefigge d’amplificare l’export agroalimentare italiano (dalla pasta ai gelati) verso la Cina. E “incidentalmente”, nell’aprile scorso una delle sue “missioni” più importanti era stata d’evangelizzare giusto Confindustria Molise (titoli dopo la sua puntatina a Campobasso: Molise in Cina, Pivetti ambasciatrice e cose così), anche se sfortunatamente quella molisana è l’ultima regione d’Italia per export (dati 2011) con un drammatico -21,2% delle (già poche) esportazioni verso i Paesi non comunitari come, appunto, la Cina e un valore globale dell’export dell’intera regione pari a 376 milioni di euro: praticamente la stessa cifra dei proventi dei soli gioielli esportati, nell’arco di un anno, da Vicenza e provincia.

Cosa c’entri la neocinquantenne (mezzo secolo compiuto il 4 aprile scorso) Pivetti col Molise, solo l’ex “sciura Brambilla” può saperlo: sarà stata chiamata anche per contrastare lo spopolamento!, visto che la minuta Pizzone conta solo 333 abitanti (posto n. 7600 sugli 8.094 Comuni italiani per dimensione demografica). In ogni caso, in termini di ritorno d’immagine un’ottima iniziativa, visto che del piccolo centro molisano negli ultimi tempi s’è parlato solo per le Volturnìadi e per le presunte tangenti intascate dall’ex primo cittadino Michele Cozzone

…Di sicuro, invece, la Pivetti c’entra molto con la Calabria.

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25 ottobre 2013

MULTE paucis….

MULTE paucis....

Beh, non sempre, ehm, ORTOgrafia e ORTOfrutta vanno d’accordo.

 

In questo caso però le “agronews” che questo blog vi propone sono spettacolari, a nostro avviso….

Il titolare

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24 ottobre 2013

Così è (Meliadò), se vi pare. E votate il sondaggio…………

Così è (Meliadò), se vi pare

Questa caricatura,

che spero non faccia storcere troppo il naso

ai frequentatori di questo web-log,

segna l’inizio della collaborazione

con “Il Caffè di Meliadò”

del caro, bravissimo Domenico Loddo,

vignettista ufficiale del blog,

che ringraziamo fin d’ora per il suo arguto contributo.

Meglio (more…)

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